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(Luis Badilla - Francesco Gagliano) Nel corso del suo XI Pellegrinaggio internazionale, primo viaggio in Africa, Papa Francesco percorrerà, tra il 25 e il 30 novembre, un totale di 11.727 km (andata e ritorno). Visiterà tre Nazioni: Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana e pronuncerà tra Discorsi, Omelie e Saluti, 19 allocuzioni. Papa Francesco, dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, è il quarto Pontefice a far visita al continente africano e il suo - 46 anni dopo la storica Visita di Papa Montini (Uganda, 1969) - sarà il 32.mo pellegrinaggio pontificio. Nel caso specifico del Kenya Francesco sarà il secondo Papa dopo le tre visite di Papa Wojtyla (1980, 1985 e 1995).
In Kenya (25 - 27 novembre), il Santo Padre arriverà mercoledì 25 alle ore 17.00 (in Italia 14.00). Il volo Roma-Nairobi durerà 7 ore 15 minuti, tempo necessario per coprire 5.389 km. Il Santo Padre lascerà Nairobi per recarsi in Visita in Uganda (Entebbe) giovedì 27 novembre alle 15.30 (in Italia 13.30). In questo Paese gli eventi previsti sono 7 e le allocuzioni 7: 6 discorsi e un'omelia.
La Chiesa. La popolazione del Kenya (580.367 km²) secondo i dati ufficiali è pari a 42.961.000 abitanti e i catolici rappresentano il 32,3%. Le circoscrizioni ecclesiastiche sono 26 e i vescovi sono 38. L'attività pastorale della Chiesa cattolica si svolge in 925 parrocchie e altri 6.542 centri pastorali. I sacerdoti sono 2.744, di cui 914 religiosi e 1.830. Le religiose sono 5.505 e i religiosi non sacerdoti 798. Inoltre vi sono nella Chiesa locale 4 diaconi permanenti, 550 missionari laici e 11.343 catechisti.
Eventi della Visita. Tra gli eventi del programma ci sono alcuni di grande rilevanza e che ovviamente attireranno l'attenzione della stampa. In particolare si evidenziano:
Mercoledì 25 novembre
Iincontro con le Autorità e con il Corpo Diplomatico in una grande Tenda allestita nel Giardino del Palazzo presidenziale.
(Discorso del Santo Padre)
Giovedì 26 novembre 2015
08:15
Iincontro ecumenico e interreligioso nel Salone della Nunziatura Apostolica a Nairobi.
(Discorso del Santo Padre)
10:00
Santa Messa nel Campus dell’Università di Nairobi collegata al Central Park e al Uhuru Park (Parco della Libertà, dove già in passato celebrò l'Eucaristia s. Giovanni Paolo II. (Il luogo può accogliere un milione di persone).
(Omelia del Santo Padre)
15:45
Iincontro con il Clero, i religioso, le religose e i seminaisti nel campo sportivo della St Mary’s School (il luogo può ospitare 9mila persone).
(Discorso del Santo Padre)
17:30
Visita all'U.N.O.N. (Ufficio ONU per l'Africa e sede anche UN-Habitat).
(Discorso del Santo Padre)
Venerdì 27 novembre 2015
08:30
Visita al quartiere povero di Kangemi a Nairobi, un grande slum della capitale dove vivono 200/250mila persone.
(Discorso del Santo Padre)
10:00
Iincontro con i giovani nello Stadio Kasarani ch può contenere 70mila persone.
(Discorso del Santo Padre)
11:15
Incontro con i Vescovi nella sala VIP dello Stadio.

***
La visita, il 27 novembre, di Papa Francesco alla baraccopoli di Kangemi, fra le più povere e violente di Nairobi, città dove il 60% della popolazione sopravvive nella miseria 
UNON. L'Ufficio delle Nazioni Unite a Nairobi (United Nations Office at Nairobi - UNON) è uno dei quattro maggiori centri operativi internazionali appartenenti alle Nazioni Unite, nel quale vi hanno sede molti dipartimenti. Il complesso di uffici è situato nella capitale del Kenya, Nairobi. Tale Ufficio è anche il quartier generale del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, nonché del Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani. Nel novembre dell'anno 2004 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite organizzò una seduta straordinaria proprio presso l'Ufficio di Nairobi, al fine di discutere la tragica situazione venutasi a creare nel Sudan, in particolare nella regione del Darfur. L'incontro fu favorito grazie all'interessamento dell'ambasciatore statunitense John Danforth.
UN-Habitat/Il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (in inglese United Nations Human Settlements Programme) è un'agenzia delle Nazioni Unite il cui compito è favorire un'urbanizzazione socialmente ed ambientalmente sostenibile e garantire a tutti il diritto ad avere una casa dignitosa.
L'organizzazione nasce nel 1978 con una risoluzione dell'Assemblea Generale, ha sede a Nairobi nel Kenya ed è diretta da un Direttore Esecutivo. Attualmente il direttore esecutivo è lo spagnolo Joan Clos i Matheu.
Secondo il rapporto annuale del 2006 dell'agenzia, la popolazione a livello mondiale residente nei grandi centri urbani ha sorpassato quella residente nei piccoli e medi centri. Tuttavia il rapporto evidenziava che oltre un miliardo di persone vive in baraccopoli.
L'organizzazione è impegnata negli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo, dove si impegna a dimezzare entro il 2020 il numero delle persone che vivono nelle baraccopoli. L'organizzazione è finanziata dai governi e dalle fondazioni umanitarie con contributi totalmente volontari.
(Fonte: Wikipedia)