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Vaticano
Il valore dell’educazione cattolica. In tempi difficili
L'Osservatore Romano
(Francis Campbell, Vicerettore della St Mary’s University a Twickenham, Londra, già ambasciatore del Regno Unito) In questi giorni, fino a sabato 21, numerosi importanti rappresentanti del mondo accademico si riuniscono a Roma per il congresso mondiale promosso dalla Congregazione per l’educazione cattolica. Il fine dell’incontro è quello di approfondire il significato dell’identità delle scuole e delle università cattoliche oggi. In un mondo in cui è facile che gli educatori si concentrino soprattutto sulle classifiche dei parametri professionali degli atenei e sui futuri guadagni monetari degli studenti, le istituzioni cattoliche offrono una formazione integrale, volta a preparare leader di carattere.
Come ho potuto constatare alla St Mary’s University di Twickenham a Londra, ponendo l’accento sull’identità cattolica è possibile rafforzare le scuole e le università cattoliche, consentendo loro di servire meglio la società e di impegnarsi maggiormente sulla scena pubblica. Per molti aspetti il sistema educativo cattolico è stato costruito attraverso il ministero di tanti sacerdoti diocesani, religiosi e religiose, che hanno fondato, fatto crescere e guidato istituzioni educative in tutto il mondo. Oggi, la carenza di vocazioni religiose ha fatto sì che molte congregazioni che hanno fondato tali istituzioni ne abbiano affidato la gestione a leader laici. Questa realtà, unitamente alle maggiori pressioni finanziarie e sociali sulle istituzioni educative, ha indubbiamente portato a un cambiamento dell’identità nelle scuole e nelle università cattoliche. Molte istituzioni educative cattoliche fondate in società pluralistiche sono tentate di assimilare le norme sociali secolari piuttosto che promuovere la propria specificità. La tentazione è più grande nelle società che sono diventate ostili o indifferenti al cristianesimo e che non condividono e apprezzano i benefici che le istituzioni confessionali portano alla comunità civile. Queste tensioni minacciano il carattere distintivo di molte scuole e università cattoliche. Per proteggersi da tale pericolo, l’attenzione che le istituzioni cattoliche dedicano nel mantenere la loro identità incentrata sul Vangelo deve essere uguale a quella prestata ai parametri professionali e agli standard accademici. La maggiore competitività nel mercato del lavoro e la seduzione del possibile guadagno materiale possono facilmente tentare gli studenti a scegliere opportunità educative che promettono una maggiore remunerazione. Concentrarsi su ciò può portare a trascurare tutto quel che occorre perché una persona s’impegni pienamente nella società. Le istituzioni cattoliche offrono ai genitori e agli studenti un luogo in cui lo studente può svilupparsi come persona completa e ricevere le competenze necessarie per impegnarsi eticamente nel mondo. Le università cattoliche sono competitive in diversi campi accademici formando uomini e donne di carattere. Le scuole cattoliche offrono uno spazio per un apprendimento e una crescita sicuri, che favoriscono la futura integrità professionale e personale degli studenti. Spiegare questi aspetti dell’educazione cattolica può attrarre genitori e studenti e portare a un numero maggiore di iscrizioni. Preservare e rinnovare l’identità cattolica può dunque portare la scuola o l’università cattolica a esercitare più pienamente nella pubblica piazza il suo ruolo di faro di etica nel mondo del lavoro e nella società in generale. La costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae di san Giovanni Paolo II parla del servizio che le università cattoliche offrono conducendo le loro ricerche nell’ambito «dei gravi problemi contemporanei, quali la dignità della vita umana, la promozione della giustizia per tutti, la qualità della vita personale e familiare, la protezione della natura, la ricerca della pace e della stabilità politica». Le istituzioni educative cattoliche devono essere luoghi dove si svolge un dibattito etico e dove tali ricerche vengono condivise con la società. Pertanto, le istituzioni cattoliche che pongono l’accento sulla loro identità possono servire al resto del mondo accademico come modello di impegno etico nei diversi settori della società. In tutto il mondo, le scuole e le università cattoliche hanno formato importanti personalità nel campo degli affari, in quello accademico e in quello politico. E proprio l’accento posto sulla propria identità fa sì che queste istituzioni accademiche attirino persone che poi cercano di ripagare l’istituzione che ha gettato le basi per il loro successo. Queste tematiche emergono anche nelle parole indirizzate il 13 febbraio 2014 da Papa Francesco alla Congregazione per l’educazione cattolica: «In effetti, le scuole e le università cattoliche sono frequentate da molti studenti non cristiani o anche non credenti. A tutti le istituzioni educative cattoliche offrono una proposta educativa […] che risponde al diritto di tutti di accedere al sapere e alla conoscenza. Ma a tutti ugualmente sono chiamate a offrire, con pieno rispetto della libertà di ciascuno e dei metodi propri dell’ambiente scolastico, la proposta cristiana, cioè Gesù Cristo come senso della vita, del cosmo e della storia».
L'Osservatore Romano, 20 novembre 2015.